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Consigli di lettura:  “Il diavolo prenda l’ultimo – La fuga del narcisista”

Il diavolo prenda l'ultimo

Dopo l’intervista per il libro “Un attimo prima di cadere. La rivoluzione della psicoterapia”, torno di nuovo a dialogare per Formapsicologi con Giancarlo Dimaggio, psichiatra e psicoterapeuta, co-fondatore del Centro di Terapia Metacognitiva Interpersonale di Roma. L’occasione questa volta è offerta dal suo ultimo libro pubblicato da Baldini+Castoldi, “Il diavolo prenda l’ultimo. La fuga del narcisista” (2021), che racconta e tratta (uso i due verbi non a caso, come si capirà meglio poi) di un disturbo spesso frutto di stigma e divulgazione non corretta: il disturbo narcisistico di personalità.

La prima impressione che ho avuto da lettrice è quella di un libro appassionante, sia per le storie narrate sia per il grande interesse psicologico che suscita. Il libro infatti è soprattutto un romanzo che si fa anche saggio, non solo per la teoria psicologica che permea la trama, ma anche per la presenza di una trattazione finale sullo stato della psicoterapia del narcisismo oggi.

Il romanzo racconta le vicissitudini di Lorenzo Sartori, un giovane psicoterapeuta che, alla fine degli anni ’90, si ritrova a confrontarsi con i primi pazienti che interrompono bruscamente la terapia, spesso senza più fare ritorno, esperienza difficile per ogni psicoterapeuta, specie alle prime armi.

Lorenzo vuole essere bravo ed è ansioso di apprendere e migliorarsi per cui, dopo aver accumulato una serie di drop out, si domanda quale sia il problema. Il romanzo segue il percorso di Lorenzo per dare risposta a questo interrogativo e, attraverso lo studio, la supervisione e la terapia personale, capirà che una parte del problema è connessa a errori tecnici commessi in seduta e un’altra fondamentale parte affonda in “luoghi oscuri” interiori connessi alla sua storia personale, su cui ancora non aveva fatto luce. Inoltre, la difficoltà di Lorenzo è anche dovuta al trovarsi di fronte a narcisisti, pazienti che mettono in crisi il terapeuta con un atteggiamento di disprezzo e sfiducia latenti. Tuttavia, dietro la facciata a tratti arrogante, a tratti provocatoria e chiusa, celano un dolore difficile da contattare ma che, in questo libro, possiamo avvicinare e comprendere.

La storia di Lorenzo si intreccia quindi con la storia dei suoi pazienti, che conosciamo attraverso le sedute descritte nel libro, raccontante con un registro ironico e allo stesso tempo sensibile, capace di dare forma con rispetto alla persona del narcisista e al suo mondo interiore oltre l’apparenza.

Nell’intervista, Dimaggio ci spiega il significato del titolo così enigmatico:

Quando ne conosci il funzionamento (del narcisista), scopri dei lati molto chiari. Il primo è che la presentazione può essere di arroganza, menzogna, superiorità, disprezzo, mancanza di empatia, inaffidabilità … tutta una serie di qualità poco gradevoli dal punto di vista umano, ma quando andiamo a osservarne l’animo, quello che rimane la sera prima di spegnere le luci, ecco lì non vedi il tiranno, vedi la persona che sta in uno spazio vitale estremamente esile perché, se smetti quella che sembra una corsa verso l’alto ma che in realtà è una fuga, se smetti di mirare a quell’eccellenza che poi dentro di te non raggiungi mai, sei dominato dal terrore che ti prenda quella figura che ti aleggia alle spalle, malevola, il diavolo (…) ma il punto è che anche per quelli che hanno possibilità di eccellere, anche lì quel terreno è pericoloso, perché dall’altro estremo dell’esistenza c’è il tiranno, come se sfidassero un’autorità superiore che ama poco essere messa in discussione.

Nel corso del dialogo, anche attraverso le numerose domande ricevute dagli spettatori al webinar, abbiamo approfondito varie interessanti tematiche tra cui: la mancanza del “motore nucleare” dell’esistenza nei narcisisti, le loro storie familiari, il dolore dell’altro come “vincolo penalizzante e paralizzante”, le problematiche nelle relazioni amorose, la comorbidità con altri disturbi ed elementi di tecnica di psicoterapia con consigli pratici per i terapeuti, anche contenuti nel saggio.

Nel finale di un’intervista ricca di molti spunti, Dimaggio ci legge un estratto del libro, un pezzo emotivamente toccante che ben rappresenta un libro che vuole raccontare con profondità storie e, allo stesso tempo, parlare con rigore e metodo della psicoterapia del narcisismo.

Articolo a cura di Laura Lambertucci, psicologa e psicoterapeuta. Specializzata in psicoterapia cognitivo-comportamentale presso “Studi Cognitivi”. Ha conseguito i livelli 1 e 2 del training in EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e il livello basic del training in Terapia Metacognitiva Interpersonale.


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