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Come mi posso formare in Schema Therapy?

Come mi posso formare in Schema Therapy

La formazione in Schema Therapy prevede una certificazione riconosciuta dalla società internazionale di Schema Therapy.

Puoi accedere al training se sei psicoterapeuta o se frequenti il terzo o quarto anno della scuola di specializzazione in psicoterapia.  Questo requisito non è derogabile ed è richiesto Società internazionale di Schema Therapy (https://schematherapysociety.org/page-19653).

La Società Internazionale per quanto riguarda la Schema Therapy Individuale può rilasciare un certificato base e uno avanzato.

I requisiti per la certificazione base sono:

  • Frequentare un Training riconosciuto dalla Società Internazionale di Schema Therapy e condotto da Trainer Certificati dalla stessa (la parte didattica deve essere di almeno di 25 ore, la parte esperienziale di almeno 15)
  • Svolgere almeno 20 ore di supervisione con un Supervisore
  • Far valutare da un trainer supervisore esterno al training un audio/video di una seduta di ST oltre alla concettualizzazione del caso

Il completamento del percorso di certificazione deve avvenire entro 3 anni dalla fine del training

I requisiti per la certificazione avanzata comprendono:

  • Ulteriori 20 ore di supervisione
  • La valutazione di due sessioni da parte di un rater indipendente con un punteggio minimo di 4.5

Training ST 2023

In cosa consiste il Training in Schema Therapy certificato di formapsicologi.it

Il training certificato in Schema Therapy comprende 64 ore di formazione teoriche pratiche on-line con esercizi svolti all’interno delle stanze.

La formazione viene svolta in 4 weekend da 16 ore ciascuno e viene approfondita la teoria e la pratica della Schema Therapy così come gli interventi sui disturbi di personalità borderline, narcisista, evitante e antisociale.

Il percorso rilascia 50 crediti ECM e coinvolge tre trainer e supervisori Schema Therapy certificati.

Gli argomenti trattati sono i seguenti:

La Schema Therapy: teoria e concetti

  • Bisogni di base, schemi, stili di coping e mode
  • L’assessment: interviste, tecniche immaginative, questionari, fattori temperamentali
  • Psicoeducazione: bisogni e diritti dei bambini, ambiente famigliare, schemi, temperamento, trigger, coping.
  • Concettualizzazione del caso: chiarificare il caso e gli obiettivi e bisogni in termini di schemi e mode
  • Strategie cognitive: dialogo con lo schema, diari, flashcard
  • Strategie comportamentali: rompere i pattern comportamentali
  • Strategie esperienziali: rescripting immaginativo, tecnica delle sedie, role play, dialoghi con schemi e mode, limited reparenting
  • Relazione terapeutica: confrontazione empatica, mettere i limiti, l’attivazione degli schemi del terapeuta, autoapertura

La Schema Mode Therapy per il Disturbo Borderline di Personalità

  • Il concetto di Mode
  • Lo sviluppo del modello dei mode: il concetto di mode di schema
  • I Mode: Genitore, bambino, adulto sano, di coping
  • Identificare i Mode: questionari
  • Concettualizzare il disturbo borderline con i mode
  • La relazione terapeutica e lo stile del terapeuta con il paziente borderline
  • Il luogo sicuro, la bolla di sicurezza, il diario dei mode
  • Il lavoro con il protettore distaccato e il re-parenting
  • L’intervento del terapeuta su diversi mode: genitore punitivo, genitore esigente, bambino vulnerabile, bambino arrabbiato
  • L’uso delle sedie nel lavoro con il paziente borderline
  • L’uso del rescripting immaginativo nel lavoro col trauma

La Schema Mode Therapy per il disturbo narcisistico

  • Caratteristiche del disturbo narcisistico di personalità
  • I mode caratteristici
  • Leve per il cambiamento
  • La tecnica del confronto empatico
  • Stabilire i limiti
  • Lavoro con il protettore distaccato nel disturbo narcisistico di personalità
  • Il lavoro con i mode autoconsolatore/autostimolatore
  • Il lavoro con il bambino solo/vergognoso
  • La traduzione del mode autoesaltatore nel linguaggio del bambino vulnerabile
  • L’utilizzo del’autoapertura
  • Il lavoro su di sé del terapeuta

Il disturbo evitante di personalità

  • Caratteristiche del disturbo evitante di personalità
  • I mode caratteristici
  • Intervento sui mode di coping: evitante, distaccato, autoconsolatore, arreso compiacente
  • Il lavoro sul bambino vulnerabile /solo
  • L’utilizzo di tecniche comportamentali ed esperienziali

Il disturbo antisociale di personalità

  • Caratteristiche del disturbo antisociale di personalità
  • I mode caratteristici
  • Il lavoro sul mode prepotente violento
  • Motivazione al cambiamento nel disturbo antisociale
  • Contesti di intervento
  • Stabilire i limiti
  • Tecniche cognitive, comportamentali, esperienziali, relazionali
  • Attivazione degli schemi del terapeuta
  • Cosa arriverai a padroneggiare al termine della formazione?
  • L’assessment attraverso questionari, colloquio, tecniche immaginative.
  • La concettualizzazione di un caso mediante il modello della Schema Therapy
  • Svolgere un colloquio secondo i principi della ST e utilizzare le strategie esperienziali, relazionali, cognitive, comportamentali.
  • Valutare i risultati ed individuare il termine del percorso.

Cos’è la società Internazionale di Schema Therapy (ISST)?

Si tratta dell’organizzazione associativa fondata nel 2008 che riunisce clinici, ricercatori e sostenitori della Schema Therapy.

Si occupa di gestire gli standard di formazione per i clinici, i formatori e i supervisor che si occupano di Schema Therapy.

Qual è la storia della Schema Therapy

La Schema Therapy inizia ad essere sviluppata a metà degli anni 80 da Jeffrey Young, Ph.D., per aiutare i pazienti che soffrivano cronicamente di psicopatologie e con disturbi di personalità che le psicoterapie classicamente utilizzate non riuscivano a trattare adeguatamente.

La Schema Therapy andò ad integrare in un sistema teorico semplice e coerente i contributi di altri approcci psicoterapeuti tra i quali: psicodinamico, cognitivo comportamentale, gestalt, analisi transazionale, ipnosi.

L’idea fu quella di prendere i concetti e tecniche più utili ed utilizzarli con una cornice teorica che partiva dall’identificazione dei bisogni emotivi universali.

Il modello infatti aiuta il paziente a soddisfare i suoi bisogni emotivi infantili di base attraverso l’ausilio di tecniche esperienziali, relazionali, cognitive e comportamentali.

La Schema Therapy è un approccio ottimale per trattare i traumi sia semplici che complessi utilizzando tecniche immaginative ed esperienziali.

Aiuta il paziente a riconoscere le parti di sé e a prendersi cura della parte vulnerabile dentro di sé.

A metà degli anni Novanta il dottor Young fondò a Manhattan il primo Schema Therapy Institute.

La Schema Therapy è oggi utilizzata in tutto il mondo è sono parecchi gli studi scientifici che ne hanno validato l’efficacia per il trattamento dei pazienti difficili.