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Consigli di lettura: “Un attimo prima di cadere. La rivoluzione della psicoterapia”

Un attimo prima di cadere

Ho avuto recentemente occasione di intervistare per Formapsicologi Giancarlo Dimaggio sul suo ultimo libro pubblicato dalla Raffaello Cortina Editore “Un attimo prima di cadere. La rivoluzione della psicoterapia” (2020).

Dimaggio, psichiatra e psicoterapeuta, fondatore del Centro di Terapia Metacognitiva Interpersonale di Roma, scrive un libro che tra saggio scientifico, autobiografia e romanzo, ci racconta di una rivoluzione che porta verso una psicoterapia rinnovata.

“La logica della rivoluzione esperenziale è sfuggire alla dimensione puramente conversazionale-narrativa della psicoterapia e coinvolgere immaginazione, corpo e comportamento.

Dimaggio, per compiere l’impresa, parte da un autosvelamento importante, raccontandoci di un pezzo molto doloroso della sua vita, “dove sono stato io nel baratro”, passando per il suo percorso di cura in piena rivoluzione esperenziale in psicoterapia, che lo coinvolge come paziente e terapeuta.

“Quello che è successo mi ha aiutato tanto paradossalmente nel focalizzare sul processo di cura, sul processo della relazione terapeutica, sul capire i meccanismi dove andare a intervenire quando curi le persone”.

Dopo il dominio incontrastato per anni della parola, il corpo ritorna in psicoterapia, stavolta con teorie solide come alleate, grazie al contributo delle neuroscienze: tecniche antiche vengono recuperate e utilizzate con un razionale nuovo, perché la rivoluzione esperenziale “non è nel modo di usare il corpo che c’era già, ma nel renderlo parte di un discorso scientifico”.

Nel libro, Dimaggio ci fa entrare anche nella sua stanza di terapia per mostrarci il suo modo di lavorare con i pazienti:

“Quello che a me interessa è fare in modo di creare dei nuovi pattern di attribuzione di significato che partano da una componente incarnata (…) inserire il lavoro sul corpo ti permette di leggere te stesso nel mondo nella prospettiva diversa ed è una prospettiva che una volta che è stata incardinata al sensorio si memorizza più facilmente.

Il nuovo modo di fare psicoterapia si basa quindi sul “modificare il corpo per sanare la mente” per promuovere quella “metamorfosi”, che può compiersi a patto che si sia focalizzato un momento fondamentale, quello in cui la persona si trova sul ciglio del baratro, un attimo prima di cadere: in questa finestra temporale agisce la trasformazione, attraverso tecniche quali l’immaginazione guidata con riscrittura, role-play e drammatizzazione della scena.

Il cambiamento per compiersi, tuttavia, ha bisogno necessariamente di un’altra componente importante, ossia l’allenamento tra una seduta e un’altra, per tradurre quanto appreso in terapia in un modo diverso di agire nella vita quotidiana.

Una parte del libro è dedicata anche ai terapeuti che possono avere resistenze a lavorare secondo questa modalità, legate in particolare alla paura dei propri “luoghi oscuri”, a cui Dimaggio offre consigli e suggerimenti, di cui abbiamo parlato anche nel corso dell’intervista.

Un attimo prima di cadere. La rivoluzione della psicoterapia” è un testo che ci offre storie di rivoluzioni e che invita a compiere come terapeuti “atti di coraggio, innovazione, invenzione”, gli stessi che la psicoterapia cerca di promuovere nei pazienti per uscire dal circolo della ripetizione.

Articolo a cura di Laura Lambertucci, psicologa e psicoterapeuta. Specializzata in psicoterapia cognitivo-comportamentale presso “Studi Cognitivi”.  Ha conseguito il Livello 1 e 2 del training in EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).

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